Mani, il fare lento, il fare imperfetto
Mi faccio fare una foto, alle mani. Così posso vedermele. Riconoscermi. Ricordarmi di quell’istante, già passato in cui ero presente nel fare. Amo l’artigianalità, il fare lento, il fare imperfetto: quando un dettaglio ha un piccolo difetto, me ne innamoro, mi ricorda che non sono una macchina, che so sbagliare, che quel difetto è mio e solo mio.
Lavorare con le mani è una esperienza unica… plasmare, sentire, adattare, cambiare forma. Mentre il mondo batte con i polpastrelli su tastiere più o meno invisibili, illudendoci di essere liberi.
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